Le foto e il video dell’inaugurazione monumento dedicato alla Staffetta dell’ 8 giugno 2019

Si è svolta sabato 8 giugno l’inaugurazione del monumento dedicato alla “La staffetta partigiana” che è stato promosso dall’ANPI di Castel Bolognese con il patrocinio del Comune di Castel Bolognese e della Regione Emilia Romagna.

L’opera è una statua in bronzo di 80 cm di altezza, raffigurante una staffetta partigianaed è stata  realizzata dall’artista ALBERTO MINGOTTI (https://www.facebook.com/alberto.mingotti.3)

Il monumento, visibile a tutti è per non dimenticare mai il ruolo svolto dalle donne nella lotta partigiana del nostro paese.

Dal sito ANPI: STAFFETTE (http://www.anpi.it/storia/199/staffette)

Nella pluralità di incarichi e di impegni delle donne durante la lotta di Liberazione, quello di staffetta è forse il primo e il più diffuso. La staffetta – ruolo assunto anche da molti uomini, perlopiù giovani e giovanissimi – è il partigiano che cura i collegamenti tra le varie formazioni impegnate nella lotta armata, permettendo la trasmissione di ordini, direttive, informazioni, e il conferimento di beni alimentari, medicine, armi, munizioni, stampa clandestina. Le donne e gli uomini giovani sono scelti per questo compito in ragione di alcune considerazioni: innanzitutto, non sono soggetti alla leva né, solitamente, ai rastrellamenti; possono, quindi, circolare con maggiore libertà, senza destare eccessivi sospetti, anche perché, per le mansioni solitamente affidate loro a livello sociale e familiare, possono spostarsi più facilmente. L’organizzazione della Resistenza fa strumentalmente leva, inoltre, su determinati stereotipi: l’universo mentale maschile, infatti, tende a considerare la donna meno pericolosa nonché meno direttamente perquisibile, questo per ataviche ragioni di rispetto, dimenticate tuttavia nella maggior parte dei casi, come dimostrano i dati sulle violenze di genere alle quali le donne vengono sottoposte dai nazifascisti (cfr., per un dato estremamente parziale, http://www.straginazifasciste.it/?page_id=319&violenza=stupro).

Il lavoro di staffetta viene perlopiù svolto a piedi o in bicicletta. Le staffette solitamente non sono armate e quindi si trovano nell’impossibilità materiale di difendersi. Molte sono quelle che pagheranno con le torture e la vita il loro impegno, che tuttavia è indispensabile. Senza le staffette, la guerra partigiana sarebbe stata inattuabile.


Ecco alune foto dell’inaugurazione della statua: